Dal rosso al nero

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ROSSO

Per prima cosa finiamola con questa storia che il rosso fa arrabbiare i tori. Non è vero: i tori il rosso non lo vedono. Però è proprio vero che il rosso è un colore che eccita. Eccita noi uomini!

Pensate che, stando sotto una luce rossa, anche se con gli occhi chiusi, il battito del cuore aumenta, aumenta la pressione del sangue nelle vene, accelerando respiro. Gli effetti del rosso non finiscono qui. In una stanza rossa, sembrerà di avere più caldo. Davvero! Sono stati fatti degli esperimenti ed è proprio così.

In latino coloratus signi cava sia “rosso” sia “colorato”, come dire che una cosa colorata era anche rossa. Del resto anche il fiume Colorado si chiama così perché è rosso!

Il rosso è stato pure il colore degli imperatori e dei re. Rendeva infatti molto bene sulle stoffe e sui tessuti e, per ottenerlo, ci volevano materie prime piuttosto particolari, come molluschi marini che si chiamano murice, o le femmine di un insetto chiamato cocciniglia (ci vogliono 100mila insetti per fare un chilo di colore!).

È anche il colore dei divieti e degli errori: dove c’è rosso non si passa e troppi segni rossi significano che la verifica è andata male. Ma questo dipende solo dal fatto che siamo abituati così.

ARANCIONE

L’arancione è un colore bellissimo. È rassicurante senza essere troppo aggressivo. Sembra che faccia stare bene, che aiuti a comunicare. Infatti oggi è usato tantissimo, anche per le pareti delle case e degli uffici.

E pensare che per un sacco di tempo non è stato nemmeno un colore. Se ci pensi, la parola arancio indica un albero da frutto e solo da un certo punto in poi è passata a indicare un colore: quello della buccia dell’arancia, appunto. Nei quadri antichi è difficile trovarlo. Forse per lungo tempo nessuno si è accorto di lui.

Molti pensano che sia solamente l’unione del rosso con il giallo. Ed è così: se su una tavolozza mischi rosso e giallo ottieni l’arancione, anche se i pittori di un tempo per farlo usavano piuttosto lo zafferano. Però non è giusto considerarlo solo un miscuglio. Quando Newton scompose la luce grazie a un prisma, trovò che uno dei colori che saltano fuori era proprio l’arancione.

GIALLO

Giallo significa calore e luce, e quindi anche gioia e allegria. Pensa che in uno studio psicologico la maggior parte delle persone che hanno dichiarato di essere felici hanno associato questa emozione al giallo.

In Cina il giallo era il colore dell’imperatore e continua a essere il colore della saggezza, del potere e della ricchezza. D’altra parte è il colore dell’oro. E il mare di dollari in cui si tuffa Paperon de’ Paperoni è tutto giallo.

Però il giallo è stato per molto tempo anche un colore dal significato negativo: giallo significava tradimento, era il colore dei bugiardi e della bandiera delle navi appestate. Giuda veniva dipinto spesso con una veste gialla.

VERDE

Se si pensa al verde, si pensa alla natura, all’ecologia, ai prati e ai boschi. Oggi il verde è il colore usato per indicare le cose naturali, ma questa è una invenzione recente. Fino a 50 anni fa non sarebbe venuto in mente a nessuno.

Il verde però è sempre stato riconosciuto come un colore importante. A partire da Aristotele, il grande filosofo greco, ha sempre fatto parte della lista dei colori fondamentali. In fondo è giusto, perché tra l’altro è uno dei tre colori che il nostro occhio vede meglio, insieme al rosso e al blu.

Se ti piace disegnare o dipingere e conosci la distinzione tra colori caldi e colori freddi, ti interesserà sapere che il verde sta un po’ a metà tra i due. È come se fosse tiepido. E se prendi lo spettro dei colori che il nostro occhio riesce a vedere, ti accorgerai che il verde sta proprio in mezzo tra gli estremi, come un vero equilibrista.

Ma perché il verde è quello con cui si può attraversare la strada? Una spiegazione sicura non c’è. Forse perché è il colore complementare del rosso, cioè un po’ il suo opposto, quello che non può stargli vicino altrimenti dà fastidio alla vista.

BLU

Nella classifica dei colori preferiti, il blu si piazza al primo posto, anche se pare che le donne preferiscano ancora di più il verde. Curiosamente, è un colore che i neonati non percepiscono, lo vedono come se fosse un grigio.

A scoprire il blu pare che siano stati gli antichi Egizi, per i quali era un colore portafortuna per accompagnare le anime nell’aldilà. I Greci, invece, non dicevano nemmeno che il mare fosse blu. Infatti il termine “blu” viene dal tedesco, mentre “azzurro” deriva dall’arabo.

Oggi, è un colore che va tantissimo e tutti quelli che vogliono mandare un messaggio di pace e tranquillità lo usano. Pensaci: la bandiera delle Nazioni Unite è blu, quella dell’Unione europea pure. Poi è stato scoperto che il blu fa proprio bene: non solo rilassa, ma aumenta anche la creatività.

Se ci si vuole far venire delle idee, meglio stare in una stanza blu o cercare di avere intorno cose blu. Non è difficile, perché per i vestiti probabilmente è il colore più diffuso. Basti pensare solo al successo dei blue jeans, che resistono da 150 anni. Peccato per quei popoli delle regioni equatoriali che non hanno una parola per indicare il blu e che forse il blu non lo vedono nemmeno.

VIOLA

Che razza di colore è il viola? Il viola è l’ultimo nei colori dell’arcobaleno e di quelli scoperti da Newton, dividendo la luce bianca. Oltre il viola, non vediamo più nulla: la luce ultravioletta per noi non esiste, ma per alcuni animali sì e la vedono benissimo. Anche il viola, come l’arancio, è prima un oggetto (in questo caso un ore) e poi è diventato un colore.

Nello spettro dei colori viene dopo il blu, ma se tutti amano il blu, tanti detestano il viola (e il marrone!). Perché? Forse perché per noi è il colore del lutto. Forse perché quando il viola diventa tanto scuro sembra quasi nero. Per questo è considerato anche il colore della malinconia e della tristezza.

Comunque anche le persone superstiziose lo evitano. E in Giappone è vietato usarlo durante i matrimoni. Agli indiani Navajo, invece, piace e lo considerano il colore della felicità. Di sicuro il viola fece felice un giovane chimico inglese che si chiamava William Perkin e che, nel 1855, scoprì come ricavare il viola dal carbone. A 18 anni William diventò ricco: era un colore costosissimo e lui aprì una fabbrica in cui riusciva a tingere stoffe di questo colore a buon mercato.

BIANCO

Sia ben chiaro: il bianco è comunque un colore. Anche se Newton riuscì a dividere la luce bianca in altri colori, non vuol dire che questo colore non ci sia. Anche se la Tv in bianco e nero era quella senza i colori, bianco e nero sono colori lo stesso. E non è vero neppure che il bianco indichi qualcosa che non c’è. Il bianco si vede benissimo! Basta guardare il gesso su una lavagna. Semmai è il nostro linguaggio che lo usa in questo modo: se non hai dormito hai passato una “notte in bianco”, se non hai scritto niente hai lasciato “il foglio bianco”.

Il bianco è soprattutto il colore della purezza: ai bambini appena nati si mettono abitini bianchi, anche per il battesimo; le donne si sposano in abito bianco. Invece in Oriente il bianco è il colore della tristezza e del lutto.

La bandiera bianca si usa da molti secoli ormai per chiedere di interrompere i combattimenti: dalla Guerra dei Cent’Anni (1337-1453) tra francesi e inglesi.

NERO

È un colore oppure no? Noi un oggetto lo vediamo nero se trattiene tutti i colori e non ne rimanda nessuno verso i nostri occhi. In questo senso, avrebbe ragione chi pensa che non debba essere considerato un colore: se c’è il nero, vuol dire che non c’è nessun colore.

Però il nero assoluto è difficilissimo da ottenere. Ci sono centinaia di tipi di nero (come di bianco). Il più nero di tutti, che è stato brevettato, assorbe il 99,65% della luce e quindi davvero il nostro occhio non percepisce più niente quando lo guarda. In tutti gli altri casi, con il nero della penna o del cartone, qualcosa si vede.

Il nero è un colore che incute rispetto e anche timore: i giudici, i Carabinieri (e gli arbitri di calcio) sono vestiti di nero. Un tempo le nonne dicevano che avrebbero chiamato l’uomo nero per punire i bambini cattivi. Ma sono neri anche Zorro e Diabolik, che sono dei ribelli. Un mantello nero per un mago cattivo ci vuole di sicuro.

È però il colore dell’eleganza, chiedetelo a vostra madre: un abitino nero fa sempre bella figura. Però ci si veste di nero anche per i funerali.

QUALI SONO COLORI PRIMARI, SECONDARI E COMPLEMENTARI?

I colori primari sono i colori di base dai quali si ottengono, mescolandoli, tutti gli altri. Sono il rosso, il blu, il giallo. I colori secondari invece si ottengono mescolando due colori primari.

Giallo + Rosso = Arancione
Giallo + Blu = Verde
Rosso + Blu = Viola

 

di Paolo Magliocco

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